sabato 23 maggio 2015

DOMENICA DI PENTECOSTE - "Lo Spirito di verità vi guiderà a tutta la verità."


«Abbiamo dimenticato Dio: questo è il vero male; il resto è solo conseguenza».
La società di oggi sembra proprio aver dimenticato Dio: sta qui la radice dei mali di oggi.
Ma anche a noi cristiani è accaduto qualcosa di simile. Infatti ai cristiani spesso manca fervore, serenità, gioia di credere, gioia di lavorare, gioia di attendere. Perché?
Abbiamo dimenticato lo Spirito Santo, perché non abbiamo creduto completamente alle parole di Gesù.

Ecco allora la festa di Pentecoste: è un giorno nel quale ritorniamo alle parole di Gesù per capire le situazioni della Chiesa e per capire e trovare l’atteggiamento giusto nei confronti di Dio.

Gesù parlando del suo futuro annuncia che a Gerusalemme avrà molto da soffrire: ma il terzo giorno risorgerà. Se Cristo a Gerusalemme ha sofferto, la sua vita era solo l’inizio di una avventura che sarebbe continuata nei cristiani, cioè nella Chiesa.
Tanto è vero che nell'ultima cena il Maestro si affretta a precisare agli apostoli (e a noi) quale sarà il loro futuro:«Se il mondo vi odia sappiate che prima di voi ha odiate me».«Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi».

Le persecuzioni sono predette. Nessuna paura e nessuna meraviglia. Le persecuzioni sono una prova dell’autenticità della Chiesa.
Infatti Gesù continua: «Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore…». «Quando verrà il Consolatore… Egli mi renderà testimonianza». «… Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia».
Gli apostoli provarono la verità di questa promessa di Gesù nella Pentecoste e in tutta la loro vita. Che cosa avvenne nella loro vita?
Innanzi tutto il passaggio dalla paura al coraggio. Uomini incolti e timorosi (si rinchiusero nel Cenacolo) parlarono apertamente di Cristo risorto, del peccato, del bisogno di conversione per tutti, del rischio che corre l’uomo quando rifiuta la salvezza di Dio.

Pensiamo a quanto noi abbiamo bisogno di coraggio, oggi. Noi cristiani ci siamo chiusi nelle catacombe da soli per paura. Ci siamo rassegnati a vivere nell'ombra, felici se nessuno ci nota.

Raramente oggi un «cristiano della domenica» arriva a sentire il dovere di portare la notizia di Dio. Raramente oggi un cristiano ha il coraggio di contestare l’immoralità, il disimpegno, la leggerezza dei costumi, la frivolezza generale della vita.
Ci rassegniamo e spesso ci adattiamo al male della società, invece di convertirla alla novità di Cristo.

Siamo lontani dallo spirito della Pentecoste. Se ci manca il coraggio della fede… siamo poveri di Spirito Santo e quindi siamo poveri di fede in Cristo.

Gli apostoli non solo trovarono il coraggio di parlare: trovarono la forza di testimoniare il vangelo.

Cos'è la testimonianza? E’ la dimostrazione di qualcosa che non si vede, fatta attraverso gesti che si vedono.
Cristo Risorto non si vede, ma si vede un giovane che lascia le ricchezze invidiate da tutti e si fa povero: si vede e fa pensare. Ecco la testimonianza. Cristo Risorto non si vede, ma si vede una famiglia che prega, che lavora, che perdona, che non specula, che soccorre il prossimo e tutto il prossimo: si vede e fa pensare.
Cristo Risorto non si vede, ma gli apostoli che correvano per il mondo, che affrontavano battiture, umiliazioni, percosse…e restavano «lieti di aver sofferto qualcosa per il nome di Gesù»… questo si vedeva e faceva pensare.

Così si potrebbe dire di tutti i santi, di tutti coloro che sono veri cristiani. 
Ecco la testimonianza: cioè la forza di far vedere ciò che è invisibile.


Oggi è Pentecoste. Signore Gesù. Tu sei fedele: donaci lo Spirito Santo che ci scuota dalla pigrizia, che ci liberi dalla paura, che trasformi la nostra vita in testimonianza della tua vita.

(Padre Stefano Orsi, ofm)

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Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà".


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