Abbiamo
già avuto modo di dire come la Misericordia sia il centro attorno a
cui ruota la nostra Fede: Dio è Misericordia, Dio è Amore, Dio ci
ha amato a tal punto da mandare suo Figlio a morire per i nostri
peccati, per ridarci la dignità di figli. Quale Amore più grande?
Per
capire quanto è grande la nostra Fede, dobbiamo domandarci, dunque,
quanto ci sentiamo amati da Dio, quanto ci sentiamo
perdonati….dobbiamo vedere se il nostro cuore ha fatto realmente
esperienza della Misericordia di Dio, se la Misericordia abita nel
nostro cuore.
La Chiesa ci offre uno strumento straordinario per
incontrare la Misericordia di Dio: il Sacramento della
Riconciliazione. Attraverso il Sacramento della Riconciliazione,
mettiamo di fronte al Signore le nostre fragilità, i nostri sbagli,
le nostre ferite perché Lui le guarisca….e questo grande miracolo
si avvera ogni volta che ci accostiamo alla Confessione; nella
Confessione, Gesù, attraverso i sacerdoti, ci dona il Perdono,
libera il cuore dal peso dei nostri errori, ridona la Pace….perché
anche noi possiamo restituire Pace amando ogni persona che
incontriamo. Sì, perché l’Amore di Dio, la Misericordia che
riceviamo gratuitamente da Dio diventa veramente efficace se genera
gratitudine….quella gratitudine che spinge a restituire agli altri
ciò che abbiamo ricevuto in abbondanza da Dio…non possiamo tenere
solo per noi, non possiamo contenere la Gioia di aver ricevuto il
grande dono della Misericordia e del Perdono.
Allora,
esistono delle modalità, delle azioni concrete, nella nostra vita,
per restituire, per condividere con il prossimo la Misericordia che
riceviamo in dono da Dio. Ancora una volta, è S. Francesco ad
indicarci queste modalità nella sua Preghiera
semplice:
Signore,
fa di me
uno strumento della Tua Pace:
uno strumento della Tua Pace:
Dove
è odio, fa ch'io porti l'Amore,
Dove è offesa, ch'io porti il Perdono,
Dove è discordia, ch'io porti l'Unione,
Dove è dubbio, ch'io porti la Fede,
Dove è errore, ch'io porti la Verità,
Dove è disperazione, ch'io porti la Speranza,
Dove è tristezza, ch'io porti la Gioia,
Dove sono le tenebre, ch'io porti la Luce.
Dove è offesa, ch'io porti il Perdono,
Dove è discordia, ch'io porti l'Unione,
Dove è dubbio, ch'io porti la Fede,
Dove è errore, ch'io porti la Verità,
Dove è disperazione, ch'io porti la Speranza,
Dove è tristezza, ch'io porti la Gioia,
Dove sono le tenebre, ch'io porti la Luce.
Maestro,
fa che io non cerchi tanto
Ad esser consolato, quanto a consolare;
Ad essere compreso, quanto a comprendere;
Ad essere amato, quanto ad amare.
Ad esser consolato, quanto a consolare;
Ad essere compreso, quanto a comprendere;
Ad essere amato, quanto ad amare.
Poiché,
così è:
Dando, che si riceve;
Perdonando, che si è perdonati;
Morendo, che si risuscita a Vita Eterna.
Dando, che si riceve;
Perdonando, che si è perdonati;
Morendo, che si risuscita a Vita Eterna.
Francesco
è maestro di Misericordia perché lui stesso l’ha potuta
sperimentare fino in fondo….al punto di ricevere su di sé, con le
stimmate, i segni della Passione di Cristo, i segni del grande Amore
di Dio per noi. Francesco avverte nel suo cuore l’immensità della
Misericordia di Dio e la sua vita diventa totalmente rivolta a
trovare il modo di restituire questo grande dono; piangendo nei
boschi intorno alla Porziuncola, Francesco si dispera gridando:
“l’Amore
non è amato!”…
si dispera per la sproporzione tra la gratuità del grande amore che
Dio continua a riversare sull’uomo e la risposta limitata,
insufficiente che l’uomo riesce a dare.
Nella Preghiera
semplice, Francesco,
nella sua povertà, chiede, dunque, al Signore di potersi fare, in
qualche modo, strumento di quella Misericordia di cui si sente
investito….ed essere strumenti di Misericordia, diventa,
inevitabilmente, essere strumenti di Pace, di quella Pace che, come
abbiamo detto, è frutto del sentirsi amati pienamente da Dio
nonostante i nostri peccati, le nostre fragilità, le nostre ferite.
Francesco sa che Perdono e Pace sono fortemente legate, sa che l’uomo
può ritrovare la vera Pace del cuore solo se gli si da la
possibilità di liberarlo dal peso dei propri errori, delle proprie
fatiche….Francesco sa che Dio ha liberato l’uomo dalla schiavitù
del peccato attraverso la passione, morte e risurrezione di suo
Figlio Gesù….Francesco sa che Dio continua ogni giorno ad amare
infinitamente l’uomo….Francesco vuole farsi testimone di questa
buona notizia…vuole farsi strumento di Pace….di una Pace che è
“Tua”
perché
viene da Dio, dal suo immenso Amore per ognuno di noi.
Allora,
anche noi, oggi, dobbiamo chiedere al Signore di diventare questi
strumenti di Pace e di Misericordia nel modo che ci indica S.
Francesco nella semplicità della sua preghiera. Nei prossimi
articoli, dunque, attraverso la Preghiera
semplice, cercheremo
di approfondire insieme, in semplicità, ciò che S. Francesco ci
indica per diventare autentici strumenti della Misericordia di Dio.
Paolo Mancini
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