giovedì 1 ottobre 2015

Dove è odio, fa ch'io porti l'Amore


La prima modalità che S. Francesco, nella sua “Preghiera semplice”, ci indica per essere strumenti di Pace, strumenti di Misericordia, è quella di portare Amore dove c’è odio

Possiamo dire che Francesco punta subito in alto….chiede a Dio di essere Amore, di essere, in qualche modo, veicolo di quell’Amore che viene da Dio stesso. 
D’altra parte, è Gesù stesso che mette, davanti ad ogni comandamento, il comandamento dell’Amore: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato” ci dice nel Vangelo. 
L’Amore, che dobbiamo portare dove vi è odio, non è un semplice sentimento ma è la conseguenza di quell’Amore che Gesù stesso ci ha donato attraverso la sua incarnazione, morte e risurrezione….è frutto di quella gratitudine che è generata dalla gratuità dell’Amore di Dio….siamo chiamati a restituire al prossimo, secondo le nostre capacità, quell’Amore che ci è stato donato in abbondanza da Dio.

Non facciamo fatica a riconoscere, nel mondo di oggi, le situazioni di odio che, ogni giorno, ci vengono messe di fronte dai mass-media…guerre, persecuzioni, ingiustizie, corruzione, purtroppo, sono il marchio dei tempi che stiamo vivendo; certo, siamo chiamati, per quanto ci è possibile, ad opporci a queste situazioni di odio….ma, forse, ancor più, siamo chiamati a portare Amore nelle situazioni che, nella nostra quotidianità, ci mettono di fronte all’odio che spesso penetra il cuore dell’uomo. 
Quali sono allora i tratti distintivi di questo Amore?

  • L’Amore è Libertà, l’odio è possesso. Sicuramente, chi ama lascia nella Libertà….chi odia mette delle condizioni, costringe al proprio interesse, al proprio vantaggio. Il nostro portare Amore sia, dunque, essere testimoni di Libertà….testimoni di quella Libertà che deriva dal sentirsi pienamente figli di Dio: Dio ci ama come un Padre e, come tale, lascia liberi i propri figli; Egli conosce la nostra fragilità, i nostri limiti, i nostri peccati…ma è pronto a perdonare per la sua grande Misericordia, per il suo grande Amore. Di fronte alle situazioni in cui qualcuno si sente oppresso, schiacciato, imprigionato dai propri errori….di fronte a chi arriva fino ad odiare la propria condizione di vita, noi dobbiamo portare quell’Amore che libera, che annuncia il perdono e ridona la pace del cuore.

  • L’Amore è relazione, comunione, l’odio è chiusura, egoismo. Chi ama, chi si sente amato non può tenere per sé questa grande gioia….deve poterla comunicare, deve poterla donare. Dove c’è odio, invece, c’è chiusura; chi odia si piega sulle proprie convinzioni, sul proprio egoismo…non si apre all’altro per paura di perdere qualcosa di sé. Allora, portare Amore significa andare incontro all’altro….annunciare la gioia di sentirsi amati….accogliere l’altro per quello che è….donare all’altro la bellezza di un incontro, la capacità di perdonare e di perdonarsi, la grandezza della gratuità, la forza della comunione….in altre parole, far sentire all’altro la certezza di una presenza costante, della presenza di un Dio che ama sempre senza mai stancarsi.

  • L’Amore è servizio, l’odio è servirsi. Colui che ama si mette al servizio, si dona al prossimo. Il servizio, il portare il proprio aiuto materiale e spirituale a chi più ha bisogno è la manifestazione più concreta di quell’Amore misericordioso che viene da Dio. Chi, invece, odia non serve l’altro ma se ne serve a proprio vantaggio, usa il prossimo come strumento per il proprio interesse….l’altro viene espropriato della propria unicità, della propria dignità perché oggetto al servizio di un bene privato, egoistico….chi odia perde la dimensione della gratuità e del dono perché diventa lui stesso il centro del proprio interesse. Allora, portare Amore significa servire il prossimo specialmente se è povero, sofferente, vittima dell’egoismo e della sopraffazione….significa servire gratuitamente, restituire al prossimo una piccola parte di quel grande Amore che ci è stato donato da Dio attraverso il sacrificio di Suo figlio Gesù….significa testimoniare che nel servizio reciproco è presente quella Misericordia che viene da Dio e che ridona Pace ai cuori.

Si potrebbero trovare ancora tanti tratti distintivi dell’Amore e in ogni tratto potremmo trovare i modi più concreti per strappare al cuore dell’uomo parte di quell’odio che lo rende schiavo di sé stesso e del proprio egoismo. Allora, preghiamo con tutto il cuore il Signore che è fonte di Misericordia perché ci renda sempre capaci, nella nostra quotidianità, di essere portatori di quell’Amore che sa vincere su ogni forma di odio e che sa liberare il cuore dell’uomo.


(Paolo Mancini)


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