La
Parola biblica di questa domenica è tutto un invito a far prevalere
l’Amore di Dio che rende possibile ciò che è impossibile. "Chi
non è contro di noi è per noi. Gesù, con libertà e generosità
vuole educare il cuore dei suoi discepoli e quindi il nostro cuore
per farci comprendere che chiunque cammini verso di lui, è con lui.
Andare verso Gesù significa cercare: cercare la sua presenza,
cercare la sua amicizia, ma soprattutto cercare il suo perdono".
Egli è venuto nel mondo per risvegliare la nostra vita distratta
affinché ogni uomo di buona volontà possa cercare e volere il bene
che è seminato in ognuno di noi e di non pensare di avere il
monopolio del bene, «la
verità è una sola, ma ha molte facce come un diamante»,
affermava Gandhi. E Pascal ebbe a dire che "ogni
uomo è portatore di Dio e della verità".
Eccoci poi nella seconda parte del brano evangelico ricca di
ammonimenti: «Se
il tuoi piede ti scandalizza taglialo. Se il tuo occhio ti
scandalizza cavalo. E’ meglio per te entrare nel regno di Dio con
un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna».
Come
si vede, dobbiamo totalmente rinunciare a noi stessi aderendo
pienamente a Gesù Cristo con la fede, la speranza e la carità. La
fede è abbandono nelle mani di Dio; la speranza è “compagna” e
ci aiuta a superare le prove della vita la carità è dare noi stessi
da “mangiare”. E il dare è già un evangelizzare con la forza
del volto amorevole e paterno di Dio. «L’uomo
è stato creato
– scrive J Galot – per
incontrare personalmente Dio e possederlo: è questo che rende
eccelso il suo destino. Nessuna cosa di questo mondo basterebbe a
soddisfarci; la nostra felicità non può essere perfetta se non
abbracciando lo stesso essere divino».
Seguire il Signore significa sperimentare di essere amato; significa
spogliarsi dell’uomo vecchio e rivestirsi di Lui, cioè di Gesù
Cristo, nato, morto e risorto per la nostra salvezza. Verifichiamo
dunque se davvero stiamo camminando in questa direzione: a non
cercare la propria gloria, ma quella di Dio; se siamo discepoli
accoglienti e coraggiosi. «Si
entra nella vita se si è liberi per amare e si è membri del regno
di Dio all’unica condizione di servire unicamente Lui»
(messa
- meditazioni). Concludo con un breve ma denso brano della bolla
Misericordiae vultus di Papa Francesco: « Abbiamo
sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. E’
fonte di gioia, di serenità e di pace. E’ condizione della nostra
salvezza. Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore
di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che
incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce
Dio, e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati
per sempre nonostante il limite del nostro peccato».
(P.Stefano Orsi, ofm)
Dal
Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 9,38-43.45.47-48.
In
quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che
scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché
non era dei nostri». Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché
non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo
possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché
siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua
ricompensa. Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è
meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga
gettato nel mare. Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio
per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella
Geenna, nel fuoco inestinguibile. Se il tuo piede ti scandalizza,
taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser
gettato con due piedi nella Geenna. Se il tuo occhio ti scandalizza,
cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo,
che essere gettato con due occhi nella Geenna, dove il loro verme non
muore e il fuoco non si estingue».
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