San Francesco chiede al Signore di portare
Unione dove c’è discordia….chiede di riportare unità dove il
cuore è diviso: già, perché “discordia” ha in sé il
significato di divisione, di frattura, di ferita del cuore.
Il nostro
cuore è sede dell’Amore, della Gioia, della Pace….ma in esso
trovano spesso spazio anche i sentimenti opposti dell’odio, della
tristezza, del rancore.
Troppo spesso le ferite più gravi e più profonde della nostra vita colpiscono proprio il nostro cuore….lì rimangono, lì si insinuano e lì lacerano.
Troppo spesso le ferite più gravi e più profonde della nostra vita colpiscono proprio il nostro cuore….lì rimangono, lì si insinuano e lì lacerano.
Quanto spesso poi il nostro cuore è diviso perché
non sappiamo scegliere, perché non sappiamo discernere e ci lasciamo
trascinare in una sorta di “schizofrenia” dei sentimenti dove non
esiste più un’unica identità ma ne esiste una per ogni momento e
per ogni situazione…..da una parte cerchiamo di compiere del bene
per dare una buona impressione di noi, ma dall’altra lasciamo
entrare il male cedendo a tentazioni di ogni genere per colmare un
vuoto che diventa sempre più profondo. Quanto spesso poi il nostro
cuore è diviso per relazioni troncate….per litigi, per discordie
mai risolte per paura di perdere qualcosa di noi.
Occorre, allora, guarire il cuore, occorre
riportarlo all'Unione.
Abbiamo già detto quale portentosa medicina possa essere il Perdono….nel Perdono tutto il male, tutto il peccato, tutto ciò che divide e lacera il nostro cuore viene gettato alle nostre spalle….con il Perdono possiamo ricominciare il cammino della nostra vita privi del pesante fardello del nostro passato, dei nostri errori, dei nostri sbagli. E’ allora necessario consegnare il nostro cuore nelle mani del Signore che, nella sua grande Misericordia, ci dona sempre il suo Perdono….occorre riorientare il nostro cuore verso il Signore, occorre lasciare che la Sua Grazia colmi lo spazio del peccato e del male perché diventi per noi alimento di gratuità nel donarci agli altri.
Abbiamo già detto quale portentosa medicina possa essere il Perdono….nel Perdono tutto il male, tutto il peccato, tutto ciò che divide e lacera il nostro cuore viene gettato alle nostre spalle….con il Perdono possiamo ricominciare il cammino della nostra vita privi del pesante fardello del nostro passato, dei nostri errori, dei nostri sbagli. E’ allora necessario consegnare il nostro cuore nelle mani del Signore che, nella sua grande Misericordia, ci dona sempre il suo Perdono….occorre riorientare il nostro cuore verso il Signore, occorre lasciare che la Sua Grazia colmi lo spazio del peccato e del male perché diventi per noi alimento di gratuità nel donarci agli altri.
Unione, per noi cristiani, può diventare anche
sinonimo di Comunione.
Essere in Comunione significa riconoscere che, in Cristo, siamo figli dell’unico Padre e, quindi, fratelli….e, come fratelli, siamo chiamati a condividere ciò che possediamo; un cuore indiviso e guarito, infatti, rafforza le relazioni, ci rende capaci di moltiplicarci per gli altri, ci apre alla condivisione, ci libera dai nostri egoismi, ci rende capaci di amare restituendoci la sola vera identità di figli amati da Dio.
Essere in Comunione significa riconoscere che, in Cristo, siamo figli dell’unico Padre e, quindi, fratelli….e, come fratelli, siamo chiamati a condividere ciò che possediamo; un cuore indiviso e guarito, infatti, rafforza le relazioni, ci rende capaci di moltiplicarci per gli altri, ci apre alla condivisione, ci libera dai nostri egoismi, ci rende capaci di amare restituendoci la sola vera identità di figli amati da Dio.
Come S. Francesco, allora, chiediamo al Signore di
renderci capaci di portare Unione dove c’è discordia….dove i
cuori sono lacerati….dove il male ha causato divisioni; chiediamo
al Signore di essere capaci, prima di tutto, di portare Unione nei
nostri cuori perché possano essere capaci di Comunione con tutti i
fratelli che incontriamo nel cammino della nostra vita….e perché
possiamo essere veramente con tutti strumenti di Misericordia e Pace.
Paolo Mancini
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere fotocopiata, riprodotta, archiviata, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o mezzo – elettronico, meccanico, reprografico, digitale – se non nei termini previsti dalla legge che tutela il Diritto d’Autore.
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