sabato 12 marzo 2016

"Neanch'io ti condanno; và e d'ora in poi non peccare più...". - V Domenica di Quaresima



Ci siamo quasi. Stiamo per lasciare questa strada quaresimale per entrare nella grande gioia Pasquale. 
In questa ultima domenica di Quaresima entriamo con la Parola nel Perdono di Gesù. 
Una donna , adultera, sorpresa dai benpensanti del tempo in peccato grave che viene condannata già dal giudizio degli uomini e portata dal Maestro per perfezionare tale condanna iniziale. Gesù è chinato sulla nuda terra e scrive... non sappiamo cosa ma possiamo intuire che Lui solo riesce a scrivere il nome di questa donna nascosto da secoli nel seno del Padre. Viene interrogato Gesù sul perdono, sulla giustizia del perdono. Lui tace e ascolta quasi come davanti a Pilato. Ma nel suo silenzio è racchiuso il segreto di tutto il suo amore, l' unico capace di redimere e ridare vita. Una sola parola: "CHI è SENZA PECCATO SCAGLI LA PIETRA CONTRO DI LEI..." Immaginiamo il silenzio fatto di vergogna calato su quella folla inferocita. Se ne vanno via , cominciando dai più anziani e quindi forse dai più peccatori. Nessuno è capace di condannare, nessuno può farsi giudice del suo fratello. Solo Lui, alza lo sguardo, incrocia gli occhi della donna e versa su di lei il profumo della Misericordia: "NEANCHE IO TI CONDANNO, NON PECCARE PIÙ". Andiamo anche noi a chiedere perdono a Gesù e a Gesù solo. Anche noi viviamo questi ultimi frammenti quaresimali rivolti verso di Lui. E Lui farà nuove tutte le cose nella nostra piccola vita. 
Coraggio.. il suo Perdono è la nostra gioia.
Il Signore ci dia pace!

(da " Sulla Roccia" RadioLuceAbruzzo Inblu)

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Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 8,1-11. In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch'io ti condanno; và e d'ora in poi non peccare più». 



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