sabato 18 giugno 2016

"Ma voi chi dite che io sia?" - XII Domenica del Tempo Ordinario



Come è difficile ‘conoscersi': conoscere in profondità una persona è davvero entrare nel santuario della vita, che tante volte sfugge a noi stessi, quando vogliamo sapere chi siamo. Quante volte, di fronte a scelte o atteggiamenti o reazioni incomprensibili anche a noi stessi, diciamo: ‘Non mi capisco', che è quanto dire non mi conosco. Ma una vera amicizia si fonda sulla conoscenza reciproca, che porta a confidarsi e così sciogliere reciprocamente i dubbi e, soprattutto, se abbiamo chiara la natura della nostra vita, condividere le scelte del bene e di ciò che è giusto. Come invece è facile e dannoso dare giudizi su persone senza cogliere in profondità il loro vero ‘volto'. Da una cattiva conoscenza nascono solo giudizi e comportamenti che fanno male. Se succede così tra noi, cosa possiamo dire oggi della nostra conoscenza profonda di Chi davvero chiede di entrare nella nostra vita come amico, conoscendoLo?
E questo è ciò che ci chiede, oggi come ieri, Gesù. Dovere di ogni credente, per essere tale, deve essere una continua ricerca della conoscenza di Gesù... diversamente come Lo si può amare e seguire?
È davvero urgente e necessario chiederci: ‘Ma Chi è Gesù per me? Cosa conta nella mia vita? O meglio, è la guida e il senso della mia vita?
È il Vangelo di oggi che ci provoca ed a cui siamo chiamati a dare una risposta.

(Mons. Riboldi)


Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 9,18-24. 

Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: «Chi sono io secondo la gente?». Essi risposero: «Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò: «Ma voi chi dite che io sia?». Pietro, prendendo la parola, rispose: «Il Cristo di Dio». Egli allora ordinò loro severamente di non riferirlo a nessuno. «Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà.»

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