mercoledì 3 settembre 2014

IL MATRIMONIO FRANCESCANO....O (SE PREFERITE) CRISTIANO


Quando si parla di matrimonio francescano ( in realtà potremmo chiamarlo semplicemente matrimonio cristiano), si aprono scenari fantasiosi...Gli sposi si faranno prestare i vestiti o indosseranno un sacco di iuta?Avranno i fiori e la musica?Faranno le bomboniere?Mangeremo oppure ognuno dovrà portare qualcosa da casa?

Un matrimonio francescano (o cristiano) non è niente di tutto questo; non deve essere necessariamente celebrato ad Assisi e neppure essere a costo zero!

Si tratta piuttosto di portare tutto alla giusta dimensione e dare le dovute priorità alle cose, mettendo al centro quello che realmente è un matrimonio in Chiesa, ovvero un sacramento. E' dal Mistero incommensurabile di due persone che diventano, uno consacrandosi nell' Amore, che nasce il desiderio di far festa ed una festa è riuscita quando i padroni di casa e gli invitati sono uniti dalla stessa Gioia, non quando hanno speso tanti soldi!


Quando Anita ed io abbiamo deciso di sposarci, siamo stati investiti da un "uragano di paganesimo" contro il quale restare saldi è stato davvero difficile. Il sacramento è passato in secondo piano, rischiavamo di non aver tempo per prepararci a questa Grazia che di lì a poco avremmo vissuto.
Chi ha dovuto organizzare un matrimonio sa che chiunque ha da darti i consigli più inutili su quello che si deve e non si deve fare; su quanto è giusto mangiare al ristorante; su chi è opportuno invitare; su cosa deve indossare una sposa; sulla bomboniera più o meno costosa; persino sul gusto dei confetti!

Con grandissima fatica abbiamo voluto semplificare le cose, testimoniando che ci si sposa quando si è pronti e non "quando ci sono i soldi" e che si può scegliere un bel vestito senza spendere una fortuna; realizzare da soli addobbi floreali semplici e "low cost"; facendo da sé segnaposti, menu e centrotavola a costi ridottissimi con un pò di fantasia.

Ma soprattutto, crediamo che in un matrimonio francescano/cristiano si debba dare un senso a tutto ciò che ruota intorno alla cerimonia. Il fotografo, ad esempio. Il nostro non ha lavorato certo gratis,ma condivide con noi la nostra stessa fede ed è entrato nel nostro giorno più bello partecipando fraternamente ad ogni attimo con una commovente unione di intenti. Ha pregato per noi e con noi e siamo stati felici di aver finanziato il suo progetto di evangelizzazione per la famiglia. Abbiamo guadagnato dei fratelli!

La bomboniera forse non a tutti è piaciuta, ma non volevamo il classico oggettino senza significato: avremmo voluto che parlasse di noi, della nostra storia e del nostro desiderio di essere famiglia. Così come il piccolo tau di legno che abbiamo deciso di legare ai confetti. Una scelta "impopolare", "povera", ma quelli erano, orgogliosamente, Carmine e Anita e sappiamo che a volte i cristiani un po' "impopolari" lo sono.

I fiori comprati ad un vivaio, e sistemati da noi,  non solo hanno colpito per la straordinaria semplicità, ma ci hanno permesso di passare del tempo con chi ci ha aiutato la sera prima e hanno così creato una splendida condivisione!Mai dimenticheremo quei momenti!

Vedere poi gli amici cantare e suonare per noi è stato un grande dono!

La sera prima, durante una veglia in chiesa, abbiamo ricevuto un altro immenso regalo: che i nostri genitori, i parenti e gli amici condividessero la nostra trepidazione e ci accompagnassero con una preghiera o, per chi non crede, con un pensiero affettuoso.

Il celebrante, i lettori, i testimoni...ognuno di loro è stato scelto non a caso,ma perchè potessimo dir loro il nostro grazie! Ognuno è stato Provvidenza.
E alla fine in molti hanno detto "Non abbiamo mai partecipato ad un matrimonio così!", perchè dove il Signore passa, non si può restare indifferenti!

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