"La Conversione di Saulo" (dettaglio San Paolo) - 1601 - Caravaggio
Recentemente
ho potuto ascoltare la forte testimonianza di Claudia Koll: è sempre
bello gustare queste storie di conversione
perché ci mettono di fronte alla realtà, spesso "dimenticata",
di un Dio che ci ama infinitamente e che non abbandona mai le sue
creature.
È interessante anche notare come ci siano tratti comuni
nei cammini di conversione... tratti che ritroviamo nelle agiografie
di molti santi che, nella conversione, hanno trovato la via verso la
perfezione evangelica (ad es. San Francesco)... tratti che è bene
tenere presente nel cammino di conversione che quotidianamente ognuno
di noi è chiamato a compiere nella propria vita.
Il
primo tratto fondamentale di un cammino di conversione è la Verità:
l'amore chiede Verità; è necessario fare verità su sé stessi e su
Dio. Bisogna riconoscere che la nostra vita è un dono prezioso ma
che è limitato da uno spazio e da un tempo...Dio ci dona uno spazio,
unico per ognuno, in cui coesistono le nostre gioie e i nostri
dolori, i nostri successi e le nostre ferite...è questo spazio che
da forma alla nostra vita....fuori da esso perdiamo la nostra
identità...pensando di essere più liberi, ci chiudiamo nelle nostre
schiavitù interiori; Dio ci dona anche un tempo...il tempo limitato
della nostra vita terrena...un tempo prezioso, che non va sprecato,
in cui ci viene data l'opportunità di realizzarci nell'Amore.
Nel
Vangelo, Gesù indica alla Samaritana che è necessario adorare Dio
"in spirito e verità" (Gv 4): Dio è Padre e ci ama come
suoi figli a tal punto di dare la vita per noi...non è un Dio
giudice e non ci tratta come schiavi ma come figli amati...nella
Verità, Dio ci dona la Libertà dei figli...Libertà che sta nel
riconoscere che gli errori, le scelte sbagliate che possiamo aver
compiuto non diminuiranno mai il suo Amore per noi.
Il
secondo pilastro su cui costruire la conversione è la Carità: Dio
si mostra quotidianamente a noi nella realtà che ci circonda...ma il
luogo privilegiato in cui Dio mostra il suo volto sono i poveri, gli
ultimi, i sofferenti; nella sofferenza, Dio dona al mondo l'immagine
del Figlio crocifisso...l'immagine del grande dono di Amore fatto
all'uomo.
San Francesco inizia la propria conversione quando,
vincendo sé stesso, abbraccia il lebbroso...quell'abbraccio diventa,
per Francesco, l'abbraccio all'Amore crocifisso...la sua ambizione
terrena si muta nell'ambizione più alta di rispondere a pieno alla
Carità della Passione di Cristo...il servizio agli ultimi, ai poveri
diventa il luogo privilegiato dell'incontro con Cristo.
Come ci
insegna San Francesco, dunque, un vero cammino di conversione non può
prescindere dalla carità verso gli ultimi...il servizio ai
sofferenti è il luogo dell'incontro con la croce che salva...è il
luogo della restituzione a Dio dell'amore che ci viene donato ogni
giorno.
(Paolo Mancini)
CONTINUA....
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