domenica 22 marzo 2015

I tratti della conversione (prima parte)

                             "La Conversione di Saulo" (dettaglio San Paolo) - 1601 - Caravaggio

              

Recentemente ho potuto ascoltare la forte testimonianza di Claudia Koll: è sempre bello gustare queste storie di conversione perché ci mettono di fronte alla realtà, spesso "dimenticata", di un Dio che ci ama infinitamente e che non abbandona mai le sue creature. 
È interessante anche notare come ci siano tratti comuni nei cammini di conversione... tratti che ritroviamo nelle agiografie di molti santi che, nella conversione, hanno trovato la via verso la perfezione evangelica (ad es. San Francesco)... tratti che è bene tenere presente nel cammino di conversione che quotidianamente ognuno di noi è chiamato a compiere nella propria vita.

Il primo tratto fondamentale di un cammino di conversione è la Verità: l'amore chiede Verità; è necessario fare verità su sé stessi e su Dio. Bisogna riconoscere che la nostra vita è un dono prezioso ma che è limitato da uno spazio e da un tempo...Dio ci dona uno spazio, unico per ognuno, in cui coesistono le nostre gioie e i nostri dolori, i nostri successi e le nostre ferite...è questo spazio che da forma alla nostra vita....fuori da esso perdiamo la nostra identità...pensando di essere più liberi, ci chiudiamo nelle nostre schiavitù interiori; Dio ci dona anche un tempo...il tempo limitato della nostra vita terrena...un tempo prezioso, che non va sprecato, in cui ci viene data l'opportunità di realizzarci nell'Amore. 
Nel Vangelo, Gesù indica alla Samaritana che è necessario adorare Dio "in spirito e verità" (Gv 4): Dio è Padre e ci ama come suoi figli a tal punto di dare la vita per noi...non è un Dio giudice e non ci tratta come schiavi ma come figli amati...nella Verità, Dio ci dona la Libertà dei figli...Libertà che sta nel riconoscere che gli errori, le scelte sbagliate che possiamo aver compiuto non diminuiranno mai il suo Amore per noi.

Il secondo pilastro su cui costruire la conversione è la Carità: Dio si mostra quotidianamente a noi nella realtà che ci circonda...ma il luogo privilegiato in cui Dio mostra il suo volto sono i poveri, gli ultimi, i sofferenti; nella sofferenza, Dio dona al mondo l'immagine del Figlio crocifisso...l'immagine del grande dono di Amore fatto all'uomo. 
San Francesco inizia la propria conversione quando, vincendo sé stesso, abbraccia il lebbroso...quell'abbraccio diventa, per Francesco, l'abbraccio all'Amore crocifisso...la sua ambizione terrena si muta nell'ambizione più alta di rispondere a pieno alla Carità della Passione di Cristo...il servizio agli ultimi, ai poveri diventa il luogo privilegiato dell'incontro con Cristo. 
Come ci insegna San Francesco, dunque, un vero cammino di conversione non può prescindere dalla carità verso gli ultimi...il servizio ai sofferenti è il luogo dell'incontro con la croce che salva...è il luogo della restituzione a Dio dell'amore che ci viene donato ogni giorno.

(Paolo Mancini)

CONTINUA....

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