sabato 14 marzo 2015

IV DOMENICA DI QUARESIMA - "Dio ha tanto amato il mondo, da dare il suo Figlio"



Il mistero di Dio è il mistero di Gesù Cristo. 
Dio è coinvolto accanto alla nostra libertà per salvarla. Dio ama. Lasciarci amare dipende da noi.
Anche la nostra fede, la fede che ci fa Chiesa e ci distingue da ogni altra persona, ci dice che noi abbiamo una storia stupenda da raccontare; noi abbiamo una notizia che da secoli conforta i martiri, consola gli ammalati, fa brillare gli occhi dei moribondi, mette pace nel cuore di chi crede.
E’ la notizia che Cristo è Figlio di Dio ed è venuto a patire quaggiù la nostra pazza storia, per salvarci.

Ecco allora al Vangelo. Cristo davanti a Nicodemo. Cristo cioè davanti a ognuno di noi che spesso, di notte, quasi con vergogna si pone interrogativi religiosi, domande serie, problemi di fede.
Nicodemo è l’uomo che si accorge di essere uomo e non Dio: è l’uomo che cerca, anche se ha paura di far conoscere le proprie ansie di verità.

Cristo risponde a Nicodemo con pazienza divina e, nella notte della paura gli confida il suo mistero: "Dio ha tanto amato il mondo, da dare il suo Figlio".
 E’ una notizia che rovescia tutto e investe di luce il mistero di Dio. 
Se si crede in Cristo, si capisce subito che Dio non può dare più di quanto abbia già dato; si capisce che Dio non ama dall'alto, bensì entrando nell'umiltà, nella fatica, nella passione della nostra vita.

Credendo in Cristo, si ingigantisce il valore della vita umana. 

Aggiunge Gesù: "Dio non ha mandato il suo Figlio per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di Lui".

E’ una conseguenza della bontà di Dio. Dio non condanna nessuno. Dio non scaccia nessuno, Dio non si stanca di nessuno: è l’uomo che si condanna, è l’uomo che fugge l’amore di Dio.

Nella parabola del figlio prodigo Gesù, con parole toccanti, descrive questo mistero: il figlio lascia la casa e l’amore del padre, eppure il padre continua ad essere padre e continua ad amare da padre.
Ma allora se Dio non condanna nessuno, come è possibile essere condannato? Lo dice Gesù:"La luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie".
Dio è carità: se l’uomo vive la carità, accoglie Dio; ma se l’uomo rifiuta la carità, rifiuta Dio. Dio è umiltà: se l’uomo sa mettersi gioiosamente all'ultimo posto, lì si incontra con Dio; ma se l’uomo è pieno di orgoglio, si mette contro Dio e lo perde.
Dio è perdono: se l’uomo perdona, il cuore gli batte all'unisono con quello di Dio; ma se l’uomo vive la vendetta, si separa dal mistero di Dio.


L’accoglienza o il rifiuto di Dio li stiamo vivendo ogni giorno: "Chi opera la verità viene alla luce, chi fa il male odia la luce". L’eternità la stiamo preparando noi stessi ogni giorno.

(P. Stefano Orsi ofm)

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere fotocopiata, riprodotta, archiviata, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o mezzo – elettronico, meccanico, reprografico, digitale – se non nei termini previsti dalla legge che tutela il Diritto d’Autore.



Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 3,14-21. 
In quel tempo Gesù disse a Nicodemo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, 
perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna». 
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.
Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. 
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è gia stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio». 
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. 
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. 
Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio». 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.