domenica 12 aprile 2015

CREAZIONE, ovvero "dare forma alla nostra vita ogni giorno"


Riecheggiano ancora nelle nostre orecchie le bellissime letture che la Liturgia della Parola della solenne Veglia pasquale ci propone ogni anno. 

La prima lettura, in particolare, ci mette di fronte al Mistero della Creazione: il primo capitolo della Genesi, infatti, ci presenta il racconto dei sette giorni in cui Dio ha creato la terra e i suoi abitanti. Recentemente, mi è capitato di vedere un mosaico in cui viene rappresentato Dio con in mano un grosso compasso con il quale, come un esperto geometra, è intento a "misurare" la terra ancora informe. 
Già, perché se è vero che, nella Creazione, Dio ha donato Libertà alla sue creature, è altrettanto vero che la Libertà del creato si esprime dentro una "misura", una forma.

I verbi che definiscono il modo con cui Dio crea sono "separare, dividere, tagliare e chiudere": dare forma significa separare, dividere, chiudere; sembrano verbi egoistici ma, senza queste azioni, la terra sarebbe senza forma, informe.
Occorre riconoscere la forma che Dio ha pensato per ciascuno di noi: la nostra identità. 
La nostra crescita umana è impossibile senza separazione, senza decisione; senza decisioni rimaniamo informi, senza forma...la nostra forma è il risultato di tutti i tagli e le separazioni della nostra vita....separazioni che spesso costano! 

Scegliere è difficile: facciamo fatica a scegliere per qualcosa o per qualcuno, a volte per una forma di "narcisismo" che sta nella nostra paura di sbagliare....piuttosto di commettere errori, non decidiamo....rimandiamo le scelte all'infinito per il desiderio di non sbagliare mai, quasi come se ci considerassimo "onnipotenti"; altre volte, non decidiamo per non lasciare qualcosa o qualcuno....ma, anche se il rispetto è per tutti, gli amici e gli amori si scelgono....e i legami più belli sono possibili anche grazie a tagli che abbiamo scelto di operare...non possiamo pretendere di prendere solo aspetti isolati delle persone senza mai legarci a nessuno in concreto.
Possiamo dire che senza tagli non ci sarebbe stato il mondo. Decidendoci, diamo a Dio la possibilità di farci nuove creature ogni giorno.

Un altro verbo importante è "chiudere"; chiudere significa riconoscere che abbiamo dei limiti....riconoscere che il nostro tempo ha dei limiti: è salutare riconoscere i limiti che Dio ci ha dato. Chi non riconosce i propri limiti impedisce, in qualche modo, la creazione. Se non ci diamo dei limiti, nessuno sta piacevolmente con noi: uno stile debordante sia positivo, nell'allegria, sia negativo, nella tristezza, può causare disagio in chi ci sta accanto.

C'è anche una misura e una "chiusura" del tempo: il tempo che abbiamo prima o poi si chiude. Noi, spesso, viviamo come se potessimo sempre rinviare le decisioni....ma il nostro tempo, presto o tardi, finisce! Gesù vuole evitarci di perdere tempo: nella parabola del fico (Lc 13, 6-9), il padrone concede ancora un anno al vignaiolo ma, poi, se il fico non produce frutti, chiede che sia tagliato. E' la volontà che rende opportuno il momento...non arriverà mai un tempo opportuno se non decido che adesso è il tempo della conversione.

Saper decidere è anche un antidoto all'idolatria: non si può adorare Dio e mammona...bisogna tagliare con gli idoli per adorare Dio in Verità!
E allora chiediamoci con Fede se siamo capaci di dare una forma alla nostra vita....se siamo capaci di fare scelte importanti, magari dolorose, ma che portano a compimento in noi la creazione, ciò che Dio ha progettato per noi perché possiamo godere in pienezza del dono della nostra vita. Chiediamoci anche se gestiamo bene il nostro tempo, senza rimandare le scelte....se sappiamo valorizzare le relazioni operando anche dei tagli...dobbiamo saper orientare i nostri affetti verso qualcuno se vogliamo essergli fedeli! Allora, diamo modo a Dio di dar forma alla nostra vita ogni giorno: qualsiasi decisione prenderemo nella nostra Libertà di figli, Egli starà sempre accanto a noi e manderà lo Spirito Santo a guidarci e sostenerci.

Paolo Mancini

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