Oggi
visitiamo un altro quartiere: la SOLITUDINE
Come
è affollato questo posto! Ci sono un sacco di persone che camminano
veloci, con lo sguardo basso e sovrappensiero. Dove stanno andando
così di fretta?
A
guardare bene non ci sono piazze, né panchine, non c'è un bar, un
cinema, una fermata d'autobus...Insomma, è vietato fermarsi! Perchè?
Perchè fermarsi significherebbe incontrarsi, guardarsi negli occhi,
scambiare due chiacchiere...
Non
so se
anche a te
è mai capitato di
“abitare” questo quartiere, magari di affittare una stanza anche
solo per poco tempo. A me è successo. Sì, mi sono sentito solo
seppur in mezzo a tanta gente. Ho creduto di non valere
niente, di
non essere all'altezza,
che
a nessuno importasse di me.
Dentro
di me c'era una solitudine che,a volte, mi toglieva il respiro. Di
chi era la colpa? Avevo una
famiglia che non mi faceva mancare niente, tanti amici sempre
presenti, ma sentivo
che qualcosa mi mancava e che nessuno
riusciva a colmare
quella lacuna.
Chiedere
aiuto è difficile, specialmente quando poi riesci a tenerti in
equilibrio su un filo retto solo da emozioni elemosinate...
Ma,
in uno di quei giorni in cui veramente ero ormai paralizzato, ho
incontrato questa Parola:
"Alzati,
prendi il tuo lettuccio e cammina". (Gv 5,8)
E'
un'indicazione molto pratica: cos'è che ti inchioda “in
orizzontale” e non ti fa guardare la bellezza della vita dal giusto
punto di vista? Quando hai individuato la tua personale solitudine,
caricatela addosso, prendine coscienza e riparti!
Abbassa
le pretese! Non puoi e non devi essere quello che non sei e che non
sarai mai: non puoi pretendere di piacere a tutti; di avere 300
amici; di riuscire brillantemente in ogni tua impresa; di essere il
più bello, il più bravo, il più intelligente.
“La
vita non è un film”, non pensare a quello che potresti essere e
non sei, a tutto ciò che potrebbe andare in un certo verso e invece
va nell'altro. Perdi tempo se pensi ad una realtà immaginaria, ad un
mondo parallelo, che di fatto non c'è. Cammina portandoti dietro il
tuo lettuccio!
Fermati
e scopri te stesso, accetta i tuoi limiti, le imperfezioni, tue e
degli altri, ma impara anche a guardare le tue bellezze e questo ti
permetterà di aprirti all'altro senza temere di essere disprezzato o
giudicato. Sei quello che sei e Dio ti ama non nonostante ciò che
sei, ma proprio per quello che sei!
Vedi,
la vita è una, i giorni passano e non puoi permetterti di perdere
altro tempo. Devi ripartire, adesso! Devi cominciare a volerti
bene..non ti manca niente per essere felice e realizzare quel sogno
che hai nel cuore, abbi il coraggio di chiedere aiuto, nella
preghiera, nell'incontro con qualcuno che può offrirti gratuitamente
un abbraccio, una Parola…
Diario
di viaggio:
Pensa
alle tue solitudini.
Poniti
obiettivi realistici, raggiungibili, pensando ai tuoi limiti e ai
tuoi punti di forza.
Alla
prossima...
Carmine
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