Ecco la testimonianza gioiosa e frizzante di una giovane compositrice e musicista grata per i talenti che le sono piovuti dal Cielo.
In che modo metterli a frutto e con quale spirito, ce lo insegna proprio lei, Martina, riuscendo a collegare le note della sua vita con un filo doppio e variopinto che è la Provvidenza!
Buona lettura e...grazie Martina!
"Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. [...] Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro."
E' proprio tenendo presente questi punti chiave della parabola dei
Talenti (Mt 25,14-30) che tempo fa incominciai quell'avventura
creativa che ancora oggi mi alimenta una febbrile voglia di vivere,
la SCRITTURA e in essa, la MUSICA.
Tutto prende vita, infatti, prima
che dall'amore per il canto, dallo scrivere, dalla voglia di
de-scrivere e condividere con gli altri le bellezze e le
"fantasticherie"che popolano il mondo..."fantasticherie",
così amo definire quelle sfumature impercettibili della vita di
tutti i giorni che mi sorprendo ad ammirare e su cui inevitabilmente
rifletto.
Dal momento in cui riuscii a comprendere che il mio secondo
(ma non in classifica) grande amore, la musica, poteva essere un
importante alleato della scrittura, non potei più rinunciare alle
idee e alle parole che frullavano nel mio cervello; ormai era come se
avessi dato loro il via libera, si fondevano naturalmente con ritmi e
melodie...una sensazione davvero bellissima!
Era emozionante sentire
e vedere che qualcosa di così sorprendente potesse prendere vita da
un essere piccino e inutile quale mi ero sempre considerata; qualcosa
nasceva anche da me, mi sentivo davvero più partecipe del circolo
vitale!
Premetto che le mie non sono le più belle canzoni sulla
faccia della terra, ma sono parte di quel circolo creativo,
stimolatore di una gioia massima che i greci usavano definire
"eudaimonia", una piena realizzazione personale
dell'individuo che vive in armonia con il resto del mondo. Inizialmente, mi concentrai sulla crescita tecnica e man mano crebbi
insieme a quella particolare facoltà che Dio mi aveva fatto il dono
di esperire; il mondo della musica mi piaceva, ma non il mondo dello
spettacolo, più ne conoscevo le sfaccettature e meno volevo
avvicinarmici. Purtroppo pensavo che l'unico modo per far "fruttare"
il dono che il Signore mi aveva affidato provvisoriamente fosse
quello di finire per forza su qualche stazione radio famosa o roba
simile; avevo fatto di una possibile area di servizio la meta!
Aumentando l'esperienza e anche le occasioni in cui far "fruttare"
il mio tesoro con più gioia, per Dio, con leggerezza e impegno al
tempo stesso mi resi conto di aver trovato la mia realizzazione. Oggi
posso dire che ancora compongo con il piacere di farlo, perchè non
ci sono obblighi, scadenze e responsabilità a cui ho agganciato la
mia passione; c'è solo la gioia di voler percepire la gioia con
l'atto creativo!
Penso che nel momento in cui vogliamo fare della
nostra arte (qualunque essa sia:dipingere, suonare, recitare...) uno
strumento indispensabile per la vita degli altri, partiamo con il
piede sbagliato, non perchè non sia giusto condividere con gli altri
i propri principi e pensieri ma perchè ancora una volta stiamo
facendo di una possibile conseguenza la meta principale. Il successo,
il lavoro che potrebbe derivare da una nostra particolare capacità,
il sostegno e la condivisione con il prossimo, il profitto che
potremmo trarre...sono tutti effetti ma non cause! Nel momento in cui
alcuni (o tutti) di questi si realizzano si può solo esclamare :"Ben
venga!" .
Molte volte ciò che crediamo essere il traguardo
finale e più completo è solamente un'illusione che si è fatta
largo nello stereotipo comune; talvolta c'è qualcosa di molto più
prezioso di tutte le ricchezze effimere della terra, qualcosa che è
racchiuso solo dentro la nostra anima e chiede, chiede continuamente
di uscire e realizzare ciò per cui è stato creato.
Talvolta sono
compiti così meravigliosamente ben pianificati "lassù"
dal nostro più grande Amico... e da Suo (nostro) Padre...che non
riusciamo a dargli voce completamente su questo "piccolo"
pianeta! La mia soluzione allora è esprimere al meglio i nostri
"talenti" nel modo più nobile possibile, non
prostituendoli a compromessi, anche realizzandoli tra le quattro mura
delle nostre case, perchè non sappiamo "quando il padrone
ritornerà per chiederne i profitti" e d'altronde a noi non è
dato saperlo (per fortuna)!
Se una cosa ci fa stare bene e contagia
anche gli altri in una spirale di gioia e attività interiore, allora
facciamola!
E' la prova che stiamo facendo la cosa giusta.
-
Martina Petix
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