Nel
momento del tradimento, Gesù scopre la sua gloria.
E'
un Vangelo che inizia in modo incredibile. Quando Giuda prende il
boccone ed esce nel buio della notte, Gesù raggiunge il massimo
della sua gloria. E' il momento in cui Gesù si dona totalmente al
Padre, sapendo che la morte è ormai imminente, ma sperimentando la
libertà vera.
Non
può fare nessun calcolo, ma solo affidarsi a Dio.
Vede
davanti a lui la prospettiva della morte cruenta, non si oppone, anzi
la affronta, la accetta in un dono incondizionato di amore. La sua
vita, che è stata amore, ora raggiunge l'Amore puro, la donazione
totale.
In
questa vigilia della sua morte, lascia ai discepoli il testamento
decisivo per vivere.
Dona
un comandamento nuovo: amare come, o meglio, perché Lui ci ha amati.
L'Amore di Dio è ciò che ci caratterizza come credenti al di là di
ogni tradimento che possiamo subire.
Ma
come Gesù ci ama? Qual è lo stile del suo incontro di amore per
noi?
Gesù
ci ama fissandoci negli occhi e considerandoci suoi amici. Ci ama per
quello che siamo, confida in noi, ci dona fiducia, ci guarisce dalle
nostre malattie spirituali, dalle ferite che la vita ci ha offerto.
Ama me perché mi considera unico, ama i miei pregi, ma anche i miei
limiti che sono grandi. Ama ciò che sono, ama il profumo della
vita. Nel dono totale di sé sulla croce, Gesù raggiunge
l'amore allo stato puro, ma anche ci fa capire che la vita è dono.
E' spendersi per Lui, è fare della vita un dono gioioso.
Quanta
fatica oggi ad amare!!!
In
una società piena di calcoli, quando trovi una persona che ti ama
per quello che sei, allora ne esci sconvolto, perché non sai se
possano ancora esistere persone così. Capaci di vivere come Gesù.
Eppure esistono.
Quante
persone ho visto perdersi perché pensavano che l'amore fosse
associato alla ricchezza, al potere, alla fama, all'importanza,
all'avere tutto e subito. Quante persone si atteggiano in tale modo,
alla continua ricerca della persona giusta che possa risolvere tutti
i problemi perché potente. E questi potenti che sono circondati da
centinaia di persone solo per interesse!! Quando il potere cade, i
presunti amici scompaiono tutti.
Gesù
punta all'opposto, all'amore bello perché gratuito.
Apriamo
gli occhi per scoprire vicino a noi pozzi di amore. Per fare questo,
però, ci accorgiamo che dobbiamo tornare ai piccoli gruppi, alle
comunità cristiane come erano alle origini. Persone che radunandosi
in casa, alla luce del Vangelo, sentivano una unità profonda e
testimoniavano a vicenda le meraviglie che Dio operava in loro. Nasce
il bisogno profondo di una carità che sia espressione di un Vangelo
vivo.
Gesù
ci offre un comando nuovo perché la nostra vita sia una grande
esperienza di amore.
Un amore che sperimenta la sofferenza e il tradimento, ma che dona la vera libertà. Il testamento della gioia.
Un amore che sperimenta la sofferenza e il tradimento, ma che dona la vera libertà. Il testamento della gioia.
(don
Luigi Trappelli)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 13,31-33a.34-35. Quando Giuda fu uscito, Gesù disse : «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e anche Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete, ma come ho gia detto ai Giudei, lo dico ora anche a voi: dove vado io voi non potete venire. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri».

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