Tutti noi ricordiamo il momento (o i momenti) in cui siamo
stati chiamati, quando siamo stati toccati dall’Amore.
Partire per un viaggio è
sempre molto entusiasmante, ma può capitare che, davanti al primo intoppo, siamo obbligati a
sostare…una, due, tre…infinite fermate obbligatorie.
Piano piano perdiamo di vista le coordinate giuste, quelle che
avevamo intuito all’inizio e che ci erano sembrate così chiare e ben presto scopriamo
che camminare è diverso da passeggiare.
Qual è la meta? Dove sono finito? I piccoli passi fatti
finora sono solo un’illusione?
E mentre camminiamo a tentoni come ciechi, cercando tutte le
scorciatoie possibili, ecco che Dio, da buon Padre, ci chiama ed è come sentire nel buio una voce familiare,
finalmente un riferimento, che ci ridà le coordinate, la direzione.
“Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni. Se dovrai attraversare le acque, sarò con te ,i fiumi non ti sommergeranno; se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai, la fiamma non ti potrà bruciare, poiché io sono il Signore, tuo Dio…”(Isaia 43, 1- 2)
Nel nostro smarrimento , Dio si (ri)presenta a noi e, come
un innamorato, si dichiara. E chi si
dichiara all’amato ha sempre negli occhi un futuro fatto di presenza, una
promessa di eternità, di felicità.
“Sono io
che ti ho creato; sono io che ti ho salvato, Io sono entrato in una relazione
personale con te, ti ho amato di un amore fedele ed eterno. Io ti ho insegnato
la via della vita, Io ti ho liberato dal deserto e della solitudine, Io ti
aiuto a superare i pericoli, Io ti sono accanto…sempre.”
“Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo…”. (Isaia 43,4)
Bello il riferimento agli occhi,
allo sguardo! Dio vuole porsi in una relazione che ci coinvolge nella totalità
di anima e corpo.
La preziosità e la stima umana sono relative: le cose posso
essere “preziose” solo per certi occhi, perché chi le guarda può legarle ad un
ricordo, ad un evento particolare della propria vita. Così una foto, una
vecchia canzone, un oggetto qualsiasi, possono avere un “peso” diverso, a seconda
di come vengono guardati.
Quello di Dio invece è lo sguardo folle dell’Amore per cui
sempre e comunque siamo preziosi e stimati nonostante i nostri tanti limiti….una
meraviglia ai Suoi occhi!
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