Oggi
celebriamo la festa della cattedrale di Roma, la madre di tutte le chiese
dell’Urbe e del mondo. La liturgia ci aiuta a comprendere il significato
autentico di questa festa.
La
Basilica Lateranense è importante perché segno visibile del tempio celeste
descritto nella prima lettura, dal quale sorge «un fiume da non potersi passare
a guado», sulle cui sponde esplode la Vita: è l’acqua del Battesimo nella quale
la Chiesa ci immerge, affinché ne usciamo figli di Dio.
Nel
Vangelo, Gesù afferma: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò
risorgere»; l’evangelista aggiunge: «Egli parlava del tempio del suo corpo».
Gesù, il
primo tra i Risorti, ci vuole simili a Lui, anche nella nostra parte corporea.
Con il
Battesimo diventiamo tempio di Cristo. San Paolo, infatti, dice: «Santo è il
tempio di Dio che siete voi».
La nostra
esperienza di fede, come ogni altra esperienza che abbia carattere di
relazionalità, ha bisogno di una «casa» che la renda possibile e la esprima.
Gesù
stesso promette: se l’anima resterà luminosa, dal nostro cuore sgorgheranno
fiumi di acqua viva, «grideremo» il Vangelo con la vita e la terra diventerà di
nuovo il Giardino di Dio.
Noi..
pietre vive! Scelti ed amati siamo chiamati a costruire il tempio di Dio in
mezzo al suo popolo. Siamo chiamati ad andare verso Gesù.
Stringerci
attorno a Lui, riconoscerlo come «pietra» preziosa, scartata dai costruttori,
ma diventata, per noi, pietra angolare sopra cui costruire la nostra vita.
Spesso
anche noi siamo tentati di «scartare» Gesù scegliendo altre strade,
(sorpassando a destra e a sinistra) percorriamo una felicità senza meta, perché
non abbiamo creduto alla sua parola.
Alla
salvezza abbiamo preferito la morte, alla luce le tenebre, alla grazia il
peccato. All’amore l’odio, alla solidarietà l’ indifferenza.
La
chiamata alla fede è proprio questo «scegliere» Cristo.
Non è
facile essere suoi discepoli, «ma a quanti lo hanno accolto ha dato il potere
di diventare figli di Dio», persone capaci di ardere per Lui e per il Vangelo.
Solo così,
come pietre vive saremo capaci di generare Gesù agli uomini e aiutarli a capire
che Dio è comunione e porta comunione, è
amore e porta amore.
Tutto
questo ci rende responsabili gli uni degli altri. Insieme siamo chiamati a
costruire la Chiesa di Dio, a formare un popolo santo nel quale ciascuno è
indispensabile.
(P. Stefano Orsi, ofm)
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere fotocopiata, riprodotta, archiviata, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o mezzo – elettronico, meccanico, reprografico, digitale – se non nei termini previsti dalla legge che tutela il Diritto d’Autore.
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere fotocopiata, riprodotta, archiviata, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o mezzo – elettronico, meccanico, reprografico, digitale – se non nei termini previsti dalla legge che tutela il Diritto d’Autore.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.